Maria Cristina Veri

Freelance journalist and web editor

Dopo il terremoto in Italia, qual è il rischio sismico in Svizzera?

 


Lo scorso 24 agosto la vicina Italia è stata devastata da un violento terremoto. Ma mentre la terra oltralpe continua a tremare, qual è, invece, il rischio sismico per la Svizzera?

A sorvegliare l’attività sismica in Svizzera c’è il SED, ovvero il Servizio Sismico Svizzero del Politecnico federale di Zurigo, che è l’autorità competente designata dalla Confederazione per sorvegliare l’attività sismica sul nostro territorio.

Il controllo costante del SED
Il SED monitora 24 h su 24 la situazione dei terremoti nel paese. Dopo soli 90 secondi dall’evento, sul sito dell’istituto (http://www.seismo.ethz.ch/index_IT), e sull’account twitter del SED (https://twitter.com/seismoCH_I), è possibile avere notizie su tutte le scosse che avvengono nel territorio della Confederazione. E le scosse in Svizzera non sono certo poche se si considera che la terra trema dalle 500 alle 800 volte l’anno. Ovviamente la maggior parte delle scosse non è nemmeno avvertita dall’uomo. Solo una decina di questi terremoti hanno una magnitudo superiore a 2,5. Il SED avverte autorità e media solo in caso di terremoti di magnitudo superiore a 3, fornendo informazioni sia sulla gravità del sisma che sulla possibile entità dei danni. I terremoti in grado di provocare danni partono da una magnitudo di circa 5.

Il rischio sismico in Svizzera
Quello svizzero non è considerato un territorio con forte attività sismica. Secondo quanto riportato dall’Ufficio Federale dell’Ambiente UFAM, la Confederazione, confrontata con il resto dei paesi europei, presenta una pericolosità sismica media. Sicuramente anche da noi sono possibili terremoti forti, fino a magnitudo 7, ma con una frequenza molto inferiore rispetto a Paesi considerati a elevato rischio come Italia e Turchia. Questo però non deve indurre a sottovalutare la possibilità di un terremoto.

Secondo il SED l’attività sismica in Svizzera è moderata ma il rischio sismico è forte. Infatti nonostante il monitoraggio costante è un fatto che i terremoti purtroppo non si possono prevedere. Un terremoto può verificarsi ovunque, in qualsiasi Cantone. Secondo l’UFAM la probabilità che su un periodo di 50 anni, in Svizzera, si verifichi un terremoto locale di magnitudo 5,5 che comporti danni è dell’80 per cento, la probabilità , invece, di un terremoto regionale di magnitudo 6 con danni maggiori è di circa il 40 per cento, mentre quella di un terremoto interregionale di magnitudo 7, con danni ingenti è di circa il 5 per cento.

Quali sono le zone più a rischio?
Il SED ha realizzato una mappa sismica (http://www.seismo.ethz.ch/eq_swiss/Erdbebengefaehrdung/Karten/Gefaehrdung/index_IT) del paese dalla quale si evincono le zone con pericolosità sismica più alta: il Canton Vallese, la regione di Basilea, la valle del Reno sangallese, l’Oberland bernese, i Grigioni e alcune zone della Svizzera centrale.

I terremoti che hanno fatto più danni in Svizzera
Andando a ritroso nel tempo, si possono contare alcuni grandi terremoti che hanno provocato anche danni ingenti nel Paese. Nel 1964 il cantone Obvaldo fu colpito da una serie di scosse tra febbraio e marzo, di magnitudo 5,3. Nel 1946 fu la volta di Sierre con un terremoto di magnitudo 5,8. Il Vallese subì il suo più forte sisma nel 1855, con epicentro nella valle di Visp. Ma il terremoto più catastrofico si ebbe il 18 ottobre del 1356 a Basilea. Un sisma di magnitudo di 6,6 che a distanza di oltre 650 anni, viene ricordato per la sua potenza devastante, come uno dei più grandi terremoti ad aver colpito l’Europa centrale.

Edifici a rischio
Vista la non prevedibilità di un terremoto una delle principali difese contro una tale catastrofe passa per la prevenzione. In primis tramite la costruzione di edifici realizzati secondo regole antisismiche. La legge federale impone d’obbligo la costruzione di edifici antisismici, per quanto riguarda gli edifici federali. Per gli edifici non federali però le stime dell’UFAM parlano di circa l’85-90 per cento di edifici ancora vulnerabili. Vulnerabilità che riguarda soprattutto gli edifici costruiti prima del 2003, anno di approvazione di norme di costruzione più severe in materia antisismica.
A fine agosto il Consiglio federale ha adottato il “Rapporto sui pericoli naturali in Svizzera”. Nel rapporto è stato posto l’accento sulla sicurezza degli edifici e sul fatto che nell’edilizia devono essere applicate norme di costruzione uniformi che tengano conto dei pericoli naturali, terremoti compresi.

La richiesta di un’assicurazione obbligatoria
Un altro problema sollevato da molti è anche l’assenza in Svizzera di un’assicurazione obbligatoria in caso di sisma essendo soltanto a discrezione dei privati l’eventualità di stipularne una. I danni da terremoto dunque nella maggior parte dei casi rischiano di non essere coperti. Ecco perché già nel 2012 il Parlamento aveva dato incarico al Consiglio federale di elaborare una proposta di assicurazione obbligatoria anche contro i terremoti. Ma stando al “Rapporto sui pericoli naturali” del Consiglio federale, nessun passo avanti è stato fatto in questo senso, a causa di una mancanza di accordo con i Cantoni. Così, nessuna norma federale a riguardo è stata ancora approvata.

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Questa voce è stata pubblicata il settembre 7, 2016 da in Italian, Newspapers and magazines con tag .

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